Yahoo! ha presentato ieri alcune novità nel suo servizio di ricerca sul Web. In particolare, durante l’immissione dei primi termini della ricerca ora il sistema darà all’utente degli “aiuti” basati sui termini più ricercati.
Ciò che abbiamo imparato durante tutti i nostri anni di lavoro, spiegano dal team di Yahoo!, è che gli utenti non hanno voglia di cercare, bensì vogliono che tutto sia risolto nel minor tempo possibile. Per questo oggi lanciamo un nuovo motore di ricerca in grado di rispondere a questa esigenza.
Migliorie, inoltre, anche per i risultati delle ricerche, che ora contengono anche le immagini (prese sia dai siti Web che da Flickr) e i video (come quelli di YouTube, per fare un esempio).
giovedì 4 ottobre 2007
Migliora la ricerca di Yahoo!
lunedì 1 ottobre 2007
Microsoft rilancia Live Search
Se Windows Live Search, il “nuovo” motore di ricerca di Microsoft, stenta a prendere piede, la società di Bill Gates cerca il rilancio (e la possibilità - per adesso molto difficile - di togliere utenti a Google) con una versione migliorata del proprio servizio.
Secondo un comunicato, infatti, la tecnologia sviluppata da Microsoft sarebbe la migliore esistente in quanto a risultati rilevanti e pertinenti con i termini cercati. I risultati, inoltre, comprenderanno siti web, notizie, immagini e video in un’unica pagina (anche se non si tratta di una vera e propria novità, visto che stanno andando in quella direzione anche Ask, Google e Yahoo!).
“Siamo realistici - ha spiegato in un’intervista Allen Weiner, analista della Gartner - Microsoft non può svegliarsi di punto in bianco e pensare di poter sorpassare Google; quello che può fare è invece fidelizzare al meglio i propri utenti”. Staremo a vedere.
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mercoledì 12 settembre 2007
Google Hot Trends in diretta
Vuoi sapere in tempo reale cosa stanno cercando gli utenti di tutto il mondo su Google? Niente di più semplice: Google Trends, infatti, ha iniziato a pubblicare un feed aggiornato ogni ora sulle ricerche in corso.
Personalmente non conosco quasi nessuno dei termini attivi in questo momento…
lunedì 30 luglio 2007
Wikia, parte la sfida a Google
Il fondatore di Wikipedia, Jimmi Wales, ha annunciato in una conferenza stampa che la sua società, Wikia, intende sviluppare un nuovo motore di ricerca che possa competere con giganti come Google e Yahoo! con la collaborazione di tutti i navigatori.
Wikia ha acquisito, ha continuato Wales, un sistema all’avanguardia (chiamato Grub) in grado di indicizzare completamente il contenuto della rete. Il motore di ricerca sarà “aperto” e sarà mandato avanti, così come l’enciclopedia, “con l’ausilio di volontari”.
L’idea innovativa è proprio quella di affiancare potenti algoritmi di ricerca ad un’”enorme assistenza umana”. Funzionerà?
martedì 24 luglio 2007
Microsoft cancellerà i dati delle ricerche web
Microsoft ha reso noto ieri che renderà anonimi i dati delle ricerche web degli utenti tramite il servizio "Live Search" dopo un periodo di diciotto mesi, a meno che non riceva il consenso degli utenti a salvare le informazioni per un periodo maggiore. La società di Redmond ha spiegato che anche i "cookies", gli indirizzi web o altri dati che potrebbero consentire l'identificazione univoca dell'utente saranno rimossi in modo permanente.
La strategia di Microsoft, dunque, sembra essere quella di voler farsi vedere impegnata a rafforzare la protezione della privacy dei consumatori nel settore delle ricerche web e della pubblicità online, rispondendo così alle preoccupazioni dell'opinione pubblica sulle recenti fusioni nel settore della pubblicità, ma anche al crescente interesse per la materia da parte delle autorità di settore, in un appello complessivo alla protezione della privacy.
"Pensiamo che sia il momento - ha spiegato Peter Cullen, responsabile della privacy per Microsoft - di un dialogo che coinvolga tutta l'industria: l'attuale mosaico di misure di protezione e di diverse spiegazioni da parte delle aziende sta confondendo i consumatori".
Nelle settimane scorse Google aveva annunciato di voler cancellare i dati personali di ricerca degli utenti dopo un anno e mezzo; tuttavia ora Microsoft fa un passo in avanti, introducendo la retroattività della sua decisione.
venerdì 13 luglio 2007
Yahoo! suggerisce i termini da ricercare
Cerchi un termine su internet ma proprio non ti ricordi come si scrive esattamente? Yahoo! ci viene in aiuto con una funzione inserita fresca fresca nel suo motore di ricerca: "suggest search". Il funzionamento è semplice e immediato: una volta scritte le prime due o tre lettere della parola, automaticamente il motore di ricerca offrirà alcune possibilità, che si andranno "raffinando" ogni volta che inseriremo lettere nuove (nella foto, l'esempio con Arnold Schwarzenegger.
La funzione è stata studiata soprattutto per non perdere tempo mentre si cerca sul web: in questo modo la ricerca sarà più veloce e l'utente potrà dedicarsi meglio ai documenti che stava cercando. Al momento il servizio è disponibile solamente nella versione "base", quella in inglese, di Yahoo!Search.
Suggest search era stato già testato, da Yahoo!, nella sua Firefox Toolbar. Un servizio analogo, inoltre, viene offerto anche da Big G: Google Suggest.
venerdì 15 giugno 2007
Ecco come mettere d'accordo Google e Yahoo!
Mettere d'accordo due aziende così importanti e influenti su internet è davvero cosa difficile. Ci ha pensato, invece, il team di sviluppatori di SearchBoth.com (che suona un po' tipo "Cerca da tutte e due le parti"), un motore di ricerca un po' particolare che mette a confronto, dividendo lo schermo, le ricerche di Google e Yahoo!
Una volta inserito un termine da ricercare, il sistema consulta in tempo reale i database dei due motori di ricerca, offrendo poi, con un colpo d'occhio niente male, i due siti in parallelo. Muovendosi col mouse nel campo di ricerca, si può ingrandire prima una, poi l'altra parte, in un perfetto gioco di par condicio. Sono disponibili anche versioni "localizzate" per Inghilterra, Canada e Australia.
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giovedì 14 giugno 2007
Il clima in testa alle paure degli italiani. Preoccupa più di terrorismo e droga
Presentato il rapporto di Legambiente sulla percezione dei problemi climatici
Tutti pronti a risparmiare, ma solo se non s'intaccano le comodità quotidiane
Il clima in testa alle paure degli italiani
Preoccupa più di terrorismo e droga
di DANIELE SEMERAROROMA - I problemi ambientali? Preoccupano più di terrorismo e droga. Finalmente, soprattutto nell'ultimo anno, si registra una forte attenzione dell'opinione pubblica nei confronti dei cambiamenti climatici causati dal surriscaldamento del Pianeta e della situazione, grave, in cui esso si trova. Una situazione che, se non si mettono in atto politiche atte a contrastare l'inquinamento e l'emissione di sostanze nocive nell'ambiente, potrebbe in un futuro non troppo lontano diventare irreparabile. Il clima sta cambiando, la natura a volte si comporta in modo inaspettato e così, anche grazie all'interesse dei media, la percezione che i cittadini hanno del problema è diventata molto alta.
Dopo la disoccupazione, al secondo posto tra le paure degli italiani (prima ancora di terrorismo e droga) compare l'inquinamento, seguito a non molta distanza dall'effetto serra. Problemi temuti da quasi il sessanta per cento della popolazione (che, però, come vedremo, spesso si tira indietro quando il risparmio energetico intacca le comodità personali).
A rivelarlo è la ricerca "Effetto ambiente: come cambia il nostro stile di vita?" condotta da Lorien Consulting in collaborazione con la rivista "Nuova ecologia", il quotidiano di Legambiente, e presentata questa mattina a Roma all'interno del forum "Qualenergia?", una giornata di dibattito per dare una risposta agli interrogativi legati ai problemi energetici. Un rapporto che punta l'attenzione sulla percezione che i cittadini hanno riguardo agli equilibri climatico-ambientali, l'utilizzo di risorse naturali critiche (come ad esempio l'acqua) e l'impegno di privati e istituzioni per preservare macroequilibri ad oggi in serio rischio.
"È coscienza diffusa - spiegano i ricercatori - che la risoluzione delle problematiche ambientali chiami in causa un insieme di attori, come privati cittadini, istituzioni, agenzie di formazione, che sono corresponsabili nel cercare di evitare ulteriori amplificazioni del problema. Questo si accompagna, tuttavia, a un giudizio di bocciatura trasversale per l'operato insufficiente di tali soggetti". La valutazione, in particolare, è critica soprattutto "verso l'inattività di enti locali e governo centrale, sia globalmente che nel dettaglio dei singoli interventi".
Il dato principale della ricerca è che tre cittadini su quattro ritengono "fondamentale" il rispetto delle norme ai fini della tutela climatico-ambientale. Tra questi, la metà crede che il livello di rispetto sia rimasto inalterato rispetto al passato; l'altro cinquanta per cento, invece, è diviso in parti uguali tra chi denuncia un minor rispetto della normativa e chi, invece, considera tale livello aumentato. La metà degli italiani ritiene di possedere un livello di conoscenza elevato della problematica ambientale (solo un venti per cento ammette una conoscenza limitata del problema) e sono quasi tutti d'accordo che la responsabilità della situazione attuale è da attribuire a fattori umani, tra cui principalmente traffico, impianti industriali, riscaldamento domestico.
Secondo lo studio, gli italiani sarebbero "molto disposti" a mettere in pratica alcune regole elementari per il risparmio energetico, a cominciare dalla raccolta differenziata dei rifiuti, da un comportamento responsabile nei consumi domestici e dall'installazione di lampadine a basso consumo. Alta, inoltre, la disponibilità all'adozione di pratiche quotidiane volte a ridurre gli sprechi d'acqua (la cui scarsità è un problema percepito dalla quasi totalità del Belpaese).
La propensione a risparmiare, però, inizia a calare quando si deve mettere mano al portamonete o si devono limitare le proprie comodità giornaliere: scende, ad esempio, se si inizia a parlare di spostamenti con i mezzi pubblici, di utilizzo di capi d'abbigliamento realizzati con fibre naturali e di abbassare la temperatura del riscaldamento nelle abitazioni. Crollo di consensi, poi, nei confronti della limitazione dell'uso dell'auto privata, la tassazione dei parcheggi auto in proporzione alle emissioni inquinanti e, soprattutto, verso il pagamento di un ticket per circolare nei centri cittadini.
In un momento di crisi della politica, anche la soddisfazione nei confronti dell'operato dei governi in tema di ecologia non è molto alta, e si attesta intorno al cinquanta per cento (rappresentando, in piccolo, la spaccatura politica italiana). Pareri positivi si riscontrano soprattutto per l'uso di fonti rinnovabili e verso gli incentivi e le detrazioni per l'acquisto di elettrodomestici più efficienti, auto Euro 4 o Euro 5 e carburanti "verdi". Più scetticismo, lo dicevamo, per un'elevata tassazione dei veicoli che inquinano di più (come i Suv) e dei voli aerei.
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martedì 12 giugno 2007
Un motore di ricerca per amanti dei cavalli
Se amate il mondo dei cavalli e parlate un minimo d'inglese questo motore di ricerca fa per voi. Si chiama Equilink ed è specializzato interamente in "informazioni ippiche".
Il sito offre tre metodi di ricerca: parola chiave, categoria o disciplina. Tra le categorie figurano prodotti, servizi, affitto di strutture, sostentamento degli animali, e, addirittura, le scommesse. Tra le discipline, invece, corsa, western, salto, Polo, ostacoli, passeggiate, eventi, ecc...
Oltre ad essere utile per gli amanti dei cavalli, il sito fa anche beneficienza: il dieci per cento dei guadagni di Equilink, infatti, vengono donati alle associazioni che si occupano di salvataggio degli animali, ricerche mediche e studi. "Perché - si legge - ci sono migliaia di persone nel mondo che si dedicano ogni giorno alla salvaguardia dei nostri amici cavalli".
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Google e Microsoft, ennesima battaglia legale
Un'altra battaglia legale tra i due colossi dell'informatica Google e Microsoft. Questa volta la questione è quella della ricerca. Secondo Google, Microsoft sarebbe colpevole di comportamento monopolista e anticompetitivo perché il sistema di indexing e ricerca di Windows Vista non può essere disattivato, è "troppo pesante" ed è "troppo integrato" all'interno del sistema operativo.
E questo, facile immaginare, crea un sacco di problemi a Google Desktop Search. La speranza di Google, così, è che i giudici americani obblighino la casa di Bill Gates a permettere di disattivare il sistema.
Microsoft si è detta disponibile a trattare, specificando che fino ad ora i risultati dei colloqui sono stati "abbastanza fruttuosi". Come andrà a finire?
sabato 2 giugno 2007
Ripple, il motore di ricerca solidale
Fare beneficienza a volte non costa molto. E a volte non costa proprio niente ed è facile come fare una ricerca su internet.
La prossima volta che dobbiamo effettuare una ricerca su Google, perché non proviamo ad utilizzare Ripple? Si tratta di un sito che permette di effettuare ricerche con Google, con la differenza che ogni volta che inseriamo un termine e premiamo "Search", i guadagni della pubblicità AdSense (da 1 a 20 centesimi di dollaro per ricerca) verranno versati interamente in beneficienza.
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