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domenica 7 ottobre 2007

Berkeley, le lezioni vanno su YouTube






Volete frequentare una prestigiosa università americana cercando anche un po’ di risparmiare? Potete seguire le lezioni su YouTube. La University of California Berkeley ha iniziato a mettere online le registrazioni video delle lezioni sul principale sito di video-sharing. Il progetto inizialmente prevede di inserire su internet registrazioni per circa 300 ore.

Gli argomenti delle lezioni spaziano dalla Chimica alla Fisica alla non violenza. Su questa pagina potete trovare tutti i video disponibili. Tra i video disponibili, anche la prima di una serie di lezioni di Sergey Brin (uno dei creatori di Google) che hanno come argomento i motori di ricerca.

Una scelta, quella di inserire in rete e diffondere gratuitamente video accademici, ha trovato in disaccordo alcuni docenti e commentatori americani, che hanno definito stupidi e ignoranti gli studenti statunitensi.

In realtà, invece, inserire le lezioni gratuitamente su YouTube è un’iniziativa davvero lodevole, sotto moltissimi punti di vista. Innanzitutto perché veicola cultura e dà la possibilità anche a chi non può permettersi di frequentare un’università prestigiosa di seguire comunque le lezioni e “farsi un’istruzione”. E poi perché permette agli studenti di riguardarsi le lezioni una volta a casa e quindi studiare meglio, oppure di non perderle se sono malati o non hanno la possibilità di frequentarle tutte. Siete d’accordo?

mercoledì 4 luglio 2007

Fuori sede, casa senza ricatti. "Così proviamo ad aiutarli"






Il servizio, gratuito, mette in comunicazione studenti e proprietari d'immobili
L'ente è frutto di un accordo tra Comune, Regione e associazioni di categoria


"Così troviamo casa agli studenti fuori sede"
A Roma nasce l'Agenzia degli affitti


di DANIELE SEMERARO

ROMA - Case fatiscenti, che non rispondono alle aspettative, lontane dagli atenei, con contratti di affitto in nero e prezzi folli. Come ogni anno sta per ricominciare, per gli studenti che frequentano l'università lontano da casa e i loro genitori, la caccia all'alloggio. Innumerevoli telefonate, giri da un capo all'altro della città con in mano il fedelissimo giornale degli annunci, consultazione di bacheche e di agenzie immobiliari. Un problema comune a tutta Italia, che però diventa una vera e propria emergenza a Roma, con più di dieci università tra pubbliche e private e una popolazione studentesca di oltre 275mila persone, di cui 83mila ogni anno alla ricerca di un'abitazione.

Un'emergenza che, almeno in parte, potrebbe essere risolta grazie all'"Agenzia degli Affitti", un'iniziativa congiunta di Regione Lazio, Comune di Roma, Laziodisu (l'Azienda regionale per il diritto allo studio) e Consorzio polifunzionale Pegaso. Si tratta di un'agenzia immobiliare riservata esclusivamente agli studenti universitari e ai proprietari che vogliono affittare la propria casa ai fuori sede. Un luogo, dunque, dove s'incrociano domanda e offerta d'immobili e dove si offrono, grazie anche alla presenza delle associazioni sindacali di proprietari immobiliari e inquilini (Uppi, Sicet, Sunia, Unifit), consulenza e informazioni in merito ai contratti di locazione. Il tutto gratuitamente.

Il funzionamento dell'Agenzia è molto semplice. Lo studente fuori sede che sta cercando casa deve fornire all'ente i propri dati anagrafici, le informazioni sul ciclo di studi (con certificato dell'università attestante l'iscrizione) e tutte le caratteristiche che la casa dovrebbe avere: distanza massima dall'università, metri quadrati, fascia di prezzo, stanza singola o doppia. Addirittura, è possibile anche specificare la necessità di servizi aggiuntivi, come l'aria condizionata, il telefono, la linea Adsl. I proprietari, dal canto loro, devono fornire una documentazione dettagliata della casa che vogliono dare in affitto, indicando il numero di stanze, il numero massimo di inquilini, l'arredamento presente, i servizi a disposizione e, ovviamente, i limiti (come ad esempio solo uomini o solo donne o solo studenti non fumatori).

Una volta inseriti nel database, sia gli studenti che i proprietari di case vengono poi ricontattati dall'Agenzia nel momento in cui viene trovata una corrispondenza. La graduatoria è stilata esclusivamente in base alla data di presentazione della domanda: non esistono, infatti, altri criteri (come ad esempio il reddito). L'agenzia, oltre a fare da intermediaria, offre anche altri servizi: grazie alla presenza in sede dei rappresentanti delle associazioni di categoria, i contratti vengono verificati uno per uno e, se necessario, viene offerta anche una consulenza di tipo legale. "Non possiamo fare ispezioni a sorpresa - spiega Claudia Zampetti, responsabile dell'Agenzia - ma in casi straordinari lo studente o il proprietario possono chiedere sopralluoghi. E se ci fossero problemi - continua - è nostra facoltà eliminare l'uno o l'altro dai database".

L'Agenzia, lo dicevamo, accompagna studente e proprietario fino alla firma del contratto, che avviene in sede. "Ormai affittare case in nero non conviene più", spiega un rappresentante di un'associazione di proprietari d'immobili. "Assenza di contratto - continua - significa, ad esempio, andare incontro ad anni di cause giudiziarie nel caso in cui l'inquilino sia moroso. Ora, invece, con i nuovi contratti di locazione agevolati creati ad hoc per queste esigenze, affittare una casa anche per pochi mesi diventa davvero conveniente". In effetti, questo tipologia di affitto, ancora poco conosciuto, permette di stipulare contratti di breve durata, di rientrare nel giro di poco tempo (se ce ne fosse l'esigenza) in possesso della propria casa e, soprattutto, di ottenere numerosi vantaggi fiscali. Regolati dalla legge 431/98 e da accordi territoriali, i contratti agevolati prevedono, per i proprietari, sconti del 40,5 per cento sul canone da denunciare sulla dichiarazione dei redditi, una riduzione dell'Ici (che a Roma si attesta al 4,6 per mille) e un'imposta di registro tagliata fino al trenta per cento. La nuova tipologia prevede poi, per i genitori, anche la possibilità di dedurre dalla dichiarazione dei redditi fino al 19 per cento della spesa. Senza dimenticare che i servizi offerti dall'Agenzia sono completamente gratuiti, andando così a eliminare i costi d'intermediazione.

Nata il primo giugno (un periodo relativamente tranquillo, prima del sicuro assalto che avverrà tra fine agosto e inizio novembre), in due settimane l'Agenzia degli Affitti conta già una ventina di appartamenti per un totale di 46 posti letto e 110 studenti iscritti. Sono già in progetto la realizzazione di un portale che permetta a studenti e proprietari di case di visualizzare in tempo reale su internet la domanda e l'offerta e l'introduzione di schede di soddisfacimento, che potranno essere utilizzate come parametro ulteriore per la classificazione degli alloggi.

Attualmente l’Agenzia, che si trova in via Ostilia 38 (zona Celio), è aperta il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 13.30. Per informazioni si può scrivere all’indirizzo e-mail agenzia.affitti@laziodisu.it o chiamare il numero 06/49707657-8.

martedì 12 giugno 2007

Copiare in rete? L'iPod è la nuova frontiera






Si moltiplicano anche quest'anno i siti dedicati alle previsioni per la maturità
Su internet tanti trucchi per copiare. E in tanti offrono servizi fasulli


Copiare? E' l'iPod la nuova frontiera
ma attenzione alle bufale online


di DANIELE SEMERARO

VAI ALLO SPECIALE MATURITA DI REPUBBLICA.IT


ROMA - Venti giugno. Sul calendario di 497mila studenti italiani è questa la data, segnata in rosso, dell'inizio dell'Esame di Stato 2007. Poi, ancora, il 21 giugno per la prova scritta e il 25 giugno per la cosiddetta "terza prova". Un esame che si annuncia un po' più serio (e quindi un po' più difficile) e per il quale, come sempre, blog, siti e forum si mobilitano. Come ormai accade regolarmente da alcuni anni, infatti, è iniziata la caccia a consigli e indiscrezioni su quelli che potrebbero essere gli argomenti degli scritti. Consigli che però, dobbiamo ricordarlo, non sempre si rivelano fondati.

Richieste di aiuto. Tra i siti più visitati al momento ci sono i forum e i blog che aiutano i maturandi a districarsi tra i temi, le interrogazioni orali e le tesine. Iniziamo dai temi: "Quest'anno si è parlato molto di bullismo, ma è un argomento abbastanza scontato", si legge in un sito. "Ultimamente vanno per la maggiore cambiamenti climatici e mafia", si legge in un blog, che consiglia anche di studiarsi bene Garibaldi, Svevo e Carducci. Molto "cliccati" anche Quasimodo, Ungaretti e Pirandello. E c'è, poi, chi si affida al calendario: nel 2007 cade il bicentenario della nascita di Garibaldi, il sessantesimo anniversario dell'entrata in vigore della Costituzione repubblicana e il cinquantesimo della firma dei Trattati di Roma. Ancora, il quindicesimo anniversario delle stragi di Capaci e via d'Amelio e il centenario della morte di Carducci.

Per quanto riguarda, invece, la seconda prova, previsioni e indiscrezioni sono ancora poche. E così un sito ha addirittura aperto un sondaggio sulle previsioni dell'autore della seconda prova di Latino. Secondo gli oltre trecentocinquanta votanti sarebbe in testa Seneca, seguito a poca distanza da Tacito e Cicerone. Molto utilizzato anche Google Ricerca Libri, la grande biblioteca virtuale e gratuita di Google che raccoglie centinaia di testi in libera consultazione. Utile soprattutto per coloro che studiano lingue o che hanno bisogno di testi che non si trovano nelle biblioteche scolastiche o cittadine.

Il "CercaProf". Grande per i "CercaProf", spuntati su alcuni siti, con i quali i maturandi possono effettuare ricerche su migliaia di nominativi presenti nei database per conoscere vizi e virtù dei professori esterni che li esamineranno. Conoscere in anticipo le preferenze di questi professori, soprattutto agli orali potrebbe fare la differenza. Il sistema è molto semplice: gli studenti presentano i propri professori descrivendone i gradi di severità e informalità, condendo il tutto con delle "dritte" sugli argomenti da loro preferiti.

Metodi sempre nuovi per copiare. Chi proprio non ce la fa a studiare centinaia di pagine, soprattutto col caldo in agguato, può sempre affidarsi ai trucchi "ad alta tecnologia". Dai cellulari più moderni che ormai sono capaci anche di leggere documenti Word o Pdf ai palmari sempre più piccoli. Ma se cellulari e palmari sono vietati e andrebbero consegnati all'inizio delle prove, ci si può sempre affidare all'iPod. Il lettore multimediale di Apple, infatti, ha una funzione chiamata "Note" attraverso la quale si possono riversare dal computer (e poi rivedere sullo schermo) tesine e appunti. Oppure, ancora (e questo è valido praticamente per tutti i lettori di mp3), perché non farsi da soli un audiolibro? Il concetto è molto semplice: con un microfono si registrano gli appunti, poi si salvano in mp3 e si trasferiscono nel lettore. Il giorno degli scritti basterà, senza farsi vedere e con un auricolare nascosto tra la maglietta e i capelli (possibilmente lunghi), premere "play" e far partire la riproduzione dell'argomento desiderato. Oppure, ancora, con un cellulare e un auricolare senza fili Bluetooth ci si può far chiamare da un amico fuori dalla scuola (escludendo suoneria e vibrazione) con il quale comunicare cercando di non essere visti. Già, perché utilizzare questi trucchetti, lo ricordiamo, è vietato e rischia di compromettere l'intero esame.

Se, invece, si vogliono utilizzare metodi meno moderni (ma sempre validi) basta fare qualche ricerca su internet per trovare centinaia di "dritte": da come camuffare il banco ai vestiti più idonei a nascondere i "foglietti", dal "metodo della sedia" a quello del cellulare con la fotocamera.

Massima attenzione, però. Non tutti i siti sono affidabili: molte persone, infatti, registrano un sito o un blog, vi inseriscono la pubblicità, condiscono il tutto con qualche tema più o meno "papabile" (copiato, magari, da quelli degli anni precedenti) e utilizzano i giorni prima della maturità per attirare traffico (e quindi fare soldi) senza nessuna base scientifica. Così come bisogna prestare attenzione a tutti i siti che vi propongono di installare un programmino sul computer per collegarsi direttamente alla loro banca dati. Non è vero: nella quasi totalità dei casi si tratta di dialer, cioè piccoli software che chiamano numeri a tariffazione speciale o fanno fare alla linea letteralmente il giro del mondo, con conseguente salasso all'arrivo della bolletta.
(12 giugno 2007)

giovedì 7 giugno 2007

Maturità 2007: intervista alla psicologa Oliveiro Ferraris






Intervista ad Anna Oliverio Ferraris, ordinario di Psicologia dell'età evolutiva
"L'esame va affrontato con serenità e intelligenza: puntate sulle vostre capacità"


"Dieta, training e amici contro l'ansia
e allenatevi sui concetti più importanti"


di DANIELE SEMERARO

ROMA - "L'Esame di Stato va affrontato con molta serenità, pensando che tutte le generazioni precedenti l'hanno già fatto. È una tappa importantissima per la vita di un adolescente ed è una prova fondamentale per il futuro di ogni ragazzo". Parola di Anna Oliverio Ferraris, ordinario di Psicologia dell'età evolutiva all'università "La Sapienza" di Roma, che dà qualche consiglio ai quasi cinquecentomila studenti che fra pochi giorni dovranno affrontare l'esame di Maturità.
Un esame che quest'anno preoccupa un po' di più: il ministro dell'Istruzione Giuseppe Fioroni ha infatti voluto renderlo più serio, introducendo una commissione mista che dia più autorevolezza al diploma, in modo che questo possa essere maggiormente credibile e spendibile nei mondi dell'università e del lavoro.

Professoressa Oliverio Ferraris, qual è lo stato d'animo giusto con il quale affrontare quest'esame?
"Gli esami di Maturità sono una prova normale che va affrontata con serenità e che aiuta a crescere. È giusto che ci siano anche queste prove, in cui un ragazzo deve impegnarsi per ottenere un certo risultato: è un modo per allenarsi per le tappe successive della vita. Non può essere tutto semplice, non si può restare sempre bambini sotto il tetto dei genitori. La vita presenterà delle prove ed è giusto iniziare a misurarsi con esse".

Tutti sappiamo che uno studio sistematico e regolare aiuta molto. Tuttavia, in molti si affidano alle "maratone" dell'ultim'ora per cercare di memorizzare il più possibile...
"Per quanto possa sembrare scontato, il consiglio migliore è quello di studiare per tempo e studiare bene. Negli ultimi giorni il ripasso è fondamentale, ed è importante che gli studenti chiedano ai propri insegnanti il metodo migliore per farlo. Ad esempio, per imparare un argomento e fissarselo nella memoria bisognerebbe, dopo aver letto, memorizzare e identificare tre o più punti essenziali e fare delle sintesi, altrimenti si rischia di perdersi nella mole di informazioni. Ovviamente l'apprendimento di tipo pappagallesco e mnemonico non sempre funziona: invece della memoria meccanica, utilizziamo la memoria significativa. Cerchiamo di capire ciò che si legge, identifichiamo i punti essenziali e facciamo qualche esercizio di applicazione."

Ad esempio?
"Se stiamo studiando la matematica cerchiamo di risolvere sempre dei problemi, nelle altre materie cerchiamo di fare collegamenti. Mettere in rapporto tra loro diverse informazioni è importante, altrimenti si finisce nella frammentazione, nei singoli pezzi scollegati tra loro, e questo non aiuta la memoria: lascia delle tracce molto deboli nella mente. Fare collegamenti significa anche evitare il fenomeno del panico e del 'non ricordo più nulla'. Mettere a fuoco i concetti più rilevanti è in assoluto il consiglio migliore che si può dare in questo caso. Sembra una banalità, ma uno degli errori che si fanno di più, a scuola come all'università, è quello di perdersi in argomenti collaterali. E siccome ognuno di noi ha diverse peculiarità, cerchiamo di metterle a frutto: se abbiamo una buona memoria visiva cerchiamo di fare molti riassunti e grafici, se invece abbiamo una maggiore memoria uditiva, mettiamola a frutto ricapitolando ad alta voce.

L'Esame di Stato è anche l'occasione, se uno non l'avesse ancora fatto, di acquisire un metodo di studio per il futuro. Se manca l'organizzazione dello studio può essere un problema andare avanti all'università, dove lo studio si basa solo sulla propria organizzazione. Quindi impariamo a dividerci gli impegni nell'arco della giornata e della settimana".

Cosa si può fare per rendere meno noioso lo studio e più produttive le giornate davanti ai libri?
"I riassunti servono molto, purché fatti con intelligenza, cercando di mettere a fuoco i punti fondamentali. Utilissime le griglie, gli schermi, i grafici, gli schizzi, così come cercare di ripetere a voce alta ciò che si è letto. Importantissimo è cercare di consolidare gli apprendimenti. Alcuni pensano che sia sufficiente leggere e basta: non è vero".

Alcuni ragazzi davanti a prove importanti si fanno prendere dal panico. Cosa si può fare per evitarlo?

"L'ansia interferisce negativamente con la memoria e il richiamo delle informazioni; per affrontare un appuntamento così importante bisogna cercare in tutti i modi di spezzare questo stato d'ansia. Durante la preparazione cerchiamo di alternare le ore di studio con qualche ora di svago e attività fisica. Una corsa nel parco, una pizza con gli amici può aiutare moltissimo, soprattutto la sera prima degli esami. È inutile stancarsi e rimanere inchiodati sui libri. Semmai svaghiamoci e andiamo a letto presto: se ci stanchiamo troppo alla fine il risultato potrebbe non essere positivo. E poi: mai lasciarsi influenzare dai compagni ansiosi o dai dubbi degli altri, che possono trascinarci all'interno di un vortice di insicurezza. Se c'è un ragazzo molto impaurito, l'ideale è allontanarsi e non lasciarsi suggestionare. Aiuta molto anche il sapere che esistono degli esercizi di rilassamento, come quello della respirazione profonda: svuotare i polmoni dell'aria residua e respirare dal naso per tre o quattro volte. Si tratta di una tecnica semplice, che rilassa e che ci fa entrare in uno stato fisico e mentale positivo. Oltre allo svago, cerchiamo anche di evitare i piatti pesanti, inserirendo nella dieta molta frutta e verdura; evitiamo anche farmaci, alcol e droghe leggere: anche se offrono un beneficio immediato, possono provocare un crollo (il cosiddetto 'after effect') al momento dell'esame".

venerdì 4 maggio 2007

Lauree umanistiche, si lavora dopo 5 anni, ma i posti sono precari e gli stipendi bassi






Indagine del consorzio AlmaLaurea sulla situazione dei laureati umanisti
Aumentano stage e fuori corso, ancora limitate le esperienze all'estero


Precarietà e stipendi modesti
Ma dopo cinque anni si lavora


di DANIELE SEMERARO

ROMA - Quanto sono appetibili, al giorno d'oggi, le facoltà di Lettere e Filosofia? E quali sono le caratteristiche e le condizioni occupazionali dei laureati, ad esempio, in Lingue, Scienze della comunicazione, Filosofia, Dams, Storia, Lettere, Conservazione dei beni culturali? A queste domande rispondono due indagini del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea presentate questa mattina a Palermo.

Tra i dati più significativi c'è da notare che l'affacciarsi all'università di giovani provenienti da fasce di popolazione meno favorite non si riscontra nei corsi umanistici, mentre emergono aspetti non incoraggianti: l'accentuarsi del fenomeno dei fuori corso, la limitata partecipazione alle esperienze di studio all'estero e la quota elevatissima di chi vuole continuare la formazione anche dopo la laurea. Aumentano, e qui c'è qualche buona notizia, anche gli studenti che frequentano le lezioni, che fanno esperienze di tirocini e stage e che hanno conoscenze informatiche e della lingua inglese maggiori rispetto ai colleghi che li hanno preceduti.

Frequenza alle lezioni. A Scienze della comunicazione, unica branca di Lettere e Filosofia, si allarga la fascia di ragazzi che provengono da famiglie dove la laurea non è mai entrata. Non è così, invece, negli altri percorsi di studio "dove probabilmente - si legge nel rapporto - una famiglia più attrezzata culturalmente alle spalle agevola scelte formative che hanno esiti occupazionali rinviati nel tempo". La frequenza alle lezioni non è molto alta, anzi è tra le più basse rispetto alla media nazionale di 52,5 per cento: si va da circa 41 laureati su 100 che hanno frequentato almeno i tre quarti degli insegnamenti previsti al Dams a 55 su cento per Lingue.

Età dei laureati. Curioso vedere come, per i ragazzi del vecchio ordinamento, l'età media dei laureati metta in luce un considerevole divario tra i più veloci (i laureati in Scienze della comunicazione che si laureano a 25,5 anni, ben al di sotto della media nazionale) e i più lenti (i laureati in Storia, che conseguono il titolo a 30,5 anni e quelli in Filosofia, che escono dall'università a 29,3 anni). Per quanto riguarda il voto di laurea, si passa, per i laureati del vecchio ordinamento, da un minimo di 105,8 (Scienze della comunicazione) ai massimi di 109,1 e 109,2 (Storia e Filosofia).

Sbocchi occupazionali. Ciò che emerge con più evidenza è che, trattandosi di lauree generaliste, gli sbocchi occupazionali sono apprezzabili nel medio periodo, quindi dopo circa cinque anni. Rimane per una quota rilevante di laureati, soprattutto per quelli che hanno trovato sbocco nel pubblico impiego, il problema cruciale della precarietà e la difficoltà dovuta a bassi guadagni. Generalmente, le lauree umanistiche sono considerate deboli dal punto di vista del mercato del lavoro: nel contesto occupazionale del nostro paese, infatti, gli umanisti avvertono più difficoltà, più che nella ricerca del lavoro, nella stabilità del posto e nello stipendio.

A un anno dalla laurea lavora il 52,4 per cento dei laureati. I percorsi che più danno lavoro immediato sono il Dams, Storia, Lingue e Scienze della Comunicazione, anche se c'è da dire che i laureati in Storia, Filosofia, Dams e Lettere conoscono il mondo del lavoro già durante gli studi universitari.

"Il profilo che ne esce - commenta Andrea Cammelli, direttore del Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea e docente all'università di Bologna - è quello di un laureato più impegnato negli studi, che ha nel proprio bagaglio formativo esperienze di stage e tirocini, con maggiori conoscenze delle lingue e dell'informatica, ma anche un laureato che sta accumulando ritardi e che è più esigente nei confronti dell'offerta formativa dell'università riformata".

"Nel medio periodo di cinque anni - continua Cammelli - la condizione occupazionale è migliore di quella solitamente associata alle lauree deboli. Certo, rimane il problema della precarietà, dovuto agli sbocchi prevalenti nell'insegnamento e nel pubblico impiego, e di stipendi modesti".

"Il tema del senso e della funzione dei saperi umanistici in un momento di grave crisi dell'Università - spiega Giovanni Ruffino, preside di Lettere all'ateneo di Palermo - è al centro del convegno "I saperi umanistici nell'Università che cambia" al quale prendono parte in questi giorni grandi personalità tra cui filosofi, storici, sociologi, studiosi di letterature e beni culturali, storici dell'arte e archeologi".

L'indagine AlmaLaurea, nella parte prettamente accademica, ha coinvolto oltre 32mila persone laureatesi nel 2005 in 38 atenei e rappresenta circa il 70 per cento dei laureati umanisti nell'intero sistema universitario italiano. Per quanto riguarda la parte del lavoro, invece, sono stati interpellati 13.617 laureati con il vecchio ordinamento e 2,769 laureati del nuovo.