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martedì 11 settembre 2007

Scarichi troppo? Ti sconnettiamo






È questo - più o meno - quello che si sono sentiti dire dal proprio provider di accesso alla Rete alcuni utenti internet statunitensi. Comcast, questo il nome del provider, ha deciso di punire chi utilizzava troppo la banda a propria disposizione, sostenendo che tramite quel comportamento gli utenti “si accaparrano la massima velocità della rete e abbassano, di conseguenza, la velocità di download per gli altri clienti”.

“Questo tipo di attività abusiva - ha spiegato il portavoce della società, Charlie Douglas - ha avuto un impatto notevole sull’esperienza di tutti gli altri clienti”. Secondo la voce ufficiale della società, in ogni caso, gli utenti disconnessi sarebbero stati “davvero pochi”. Ma è proprio questo il problema?

Facendo qualche ricerca qua e là, però, si è poi scoperto che per utilizzare la rete senza limiti gli utenti avrebbero dovuto acquistare un abbonamento a costo maggiore. Ecco svelato, così, l’arcano. Il “limite” da non superare si aggirerebbe intorno ai mille brani musicali o a quattro film al giorno.

Si difendono, però, gli utenti, spiegando che nel contratto stipulato con il provider non erano menzionati limiti. Non si tratta, in realtà, solo di grossi download di musica, software o film (legali o non). Ultimamente, soprattutto i servizi di televisione ad alta definizione e i giochi online stanno iniziando a saturare le reti, almeno quelle statunitensi, spiega la società di ricerche Abi.

E così i provider stanno iniziando a correre ai ripari, introducendo regole al limite della legalità. E in Italia qual è la situazione? Secondo voi potrebbe arrivare il momento in cui Fastweb o Alice, per citare due famosi gestori, decideranno di “staccare la spina” ai “forzati” del download?

lunedì 30 luglio 2007

Se pensavate che l'Adsl da noi costa tanto...






..allora non siete mai stati in Kazakistan! Secondo quanto riferito dall’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, accedere a internet in Kazakistan è praticamente impossibile per la maggior parte della popolazione.

L’unica possibilità, per i cittadini, di connettersi, è essere ultra-ricchi, considerati i prezzi di Kazakhtelecom, l’azienda telefonica di stato. La tariffa mensile per un abbonamento dial-up flat a internet costa l’equivalente di 82 euro (in un paese in cui il salario medio è di 292 euro).

Ma non è finita, state a sentire: un abbonamento Adsl 1,5 Mbps costa 2.458 euro al mese (e non include il modem)! Non vi basta e volete una connessione a 6 Mbps? Il costo è di oltre 16mila euro al mese. Come riferisce l’Osce, si tratta di oltre mille volte il prezzo di un abbonamento Adsl nell’Europa occidentale.

E poi si lamentano che escano film come Borat…

giovedì 12 luglio 2007

Dhl, in rete il 65 per cento degli italiani






Il 36 per cento dei cittadini italiani, quindi poco più di 21 milioni e 287mila persone, si collegano regolarmente a internet. Lo rivela un'indagine di Dhl Express sull'utilizzo della rete nel nostro Paese. Tra i servizi più utilizzati, l'informazione, gli acquisti e le prenotazioni.

Negli ultimi cinque anni, si legge nella ricerca, il trend di utenti è cresciuto del sei per cento su tutto il territorio nazionale. Su base regionale, il Lazio guida la classifica con il 42,5 per cento di utenti connessi; seguono Lombardia (42,3%), Veneto (40,8%) e Valle d'Aosta (40%). Fanalino di coda la Sicilia, con solamente il 27,3 per cento di cittadini utenti di internet.

domenica 24 giugno 2007

La situazione della banda larga in Italia






La situazione della diffusione della banda larga in Italia non è delle migliori, anche se ultime statistiche europee diffuse parlano di netti miglioramenti. Vorrei segnalare un'iniziativa molto carina chiamata "Io voglio l'Adsl".

Si tratta di un progetto molto interessante nato dall'idea di un ragazzo che vive in una piccola frazione della provincia di Potenza. Il sito sfrutta le mappe di Google e, tramite alcuni "segnalini", chiunque può segnare i posti dove ancora l'Adsl non è arrivata. Una volta arrivata la linea, poi, basterà cambiare il segnalino da rosso a verde.

Ogni segnalazione è corredata anche di una breve spiegazione (come ad esempio "l'Adsl arriva fino a 500 metri dal mio indirizzo" o "qui c'è ancora un vecchio Mux che non permette neanche la Isdn"). Complimenti per l'idea!

Ma parliamo ora dei dati provenienti da Bruxelles. I dati sono incoraggianti, anche se c'è molto da fare, soprattutto (come abbiamo visto) nei paesini più lontani dai capoluoghi. Secondo l'ultimo rapporto della Commissione europea, le connessioni Adsl in Italia a gennaio 2007 sono 8.498.910, con una crescita in un anno del 23 per cento (a gennaio 2005 le linee attive erano 6.896.696). Con questi dati l'Italia si posiziona come il quarto paese europeo per numero di linee, preceduto da Francia, Regno Unito e Germania.