Dal 7 al 10 giugno Roma ospiterà la prima edizione del Festival dell'Innovazione. Si tratta di una non-stop all'insegna della tecnologia e della cultura con ospiti internazionali, dibattiti, cinema, mostre. Location eccezionale, quella del nuovo complesso museale dell'Ara Pacis, tra via di Ripetta e piazza Augusto Imperatore.
"Il festival - spiegano gli organizzatori - sarà l'occasione per riflettere su due domande: di cosa parliamo, quando parliamo d'innovazione? E poi, siamo davvero sicuri che quello dell'innovazione sia un concetto circoscrivibile solo alle proprie filiazioni tecnologiche?".
Numerosissimi gli appuntamenti. Tra questi segnaliamo la mostra "C'era una volta il Pc" con un'interessante collezione di oggetti tecnologici dagli anni Settanta agli anni Novanta accompagnati da rare e curiose pubblicità d'epoca. Interessantissimi, poi, i dibattiti culturali.
Con Antonio Gnoli discuteranno il filosofo Umberto Galimberti, l'astronauta Umberto Guidoni, lo scrittore Tommaso Pincio e il matematico Piergiorgio Odifreddi. Da non perdere anche gli interventi di Richard Stallman (l'informatico statunitense pioniere del concetto di software libero) e di Bruce Perens, portavoce del movimento Open Source.
Da segnalare anche una conferenza su Second Life, con collegamenti con il mondo virtuale, che vedrà la partecipazione di Neri Marcorè e del massmediologo Derrick de Kerckhove.
Per informazioni e per scaricare il programma completo si può visitare il sito ufficiale della manifestazione. Per tutta la durata dell'evento, nelle aree circostanti sarà possibile navigare gratuitamente in internet grazie a una connessione wireless.
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venerdì 8 giugno 2007
A Roma il festival dell'innovazione
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D@di
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Etichette: comunicazione, cultura, informatica, internet, mostre, Second Life
giovedì 1 marzo 2007
Pubblicità in mostra. "Quella campagna è da censurare"
La mostra ripercorre 40 anni di campagne che hanno fatto discutere
Da Ikea alle immagini di Oliviero Toscani. Viaggio nel "comune senso del pudore"
Stazione Termini, fermata censura
le pubblicità "vietate" del Giurì
di DANIELE SEMERARO
GUARDA TUTTE LE IMMAGINI
"È la prima volta - spiegano dallo Iap - che tante campagne sottoposte al giudizio disciplinare vengono esposte con sistematicità e corredate dai motivi della decisione. Con questa iniziativa vogliamo intensificare il dialogo con i cittadini, che sono i principali segnalatori delle pubblicità ritenute scorrette, sia coloro che beneficiano delle decisioni autodisciplinari, in quanto vedono scomparire o modificare i messaggi dichiarati dal Giurì scorretti". Tra gli obiettivi della mostra anche quello di mettere in luce l'impegno assunto dagli operatori di pubblicità nel farsi carico della loro quota di responsabilità sociale per rendere migliore la comunicazione commerciale.
Il percorso, uno spaccato della cultura e dell'evoluzione del senso del pudore della società italiana negli ultimi quarant'anni, tratta alcuni temi significativi della comunicazione, illustrando il delicato compito della valutazione dei messaggi pubblicitari e offrendo al pubblico un inedito "dietro le quinte". La mostra si apre con una sezione dedicata ai minori, "I bambini ci guardano", dov'è possibile osservare pubblicità che propongono bambini in atteggiamenti maliziosi oppure spot in cui i figli mostrano segni di ribellione (giudicata "eccessiva") verso i genitori: "Mamma, o mi dai questa crema o non mangio!". Tra i più discussi, anche uno spot dell'Ikea con il quale s'intendeva promuovere lo spazio gioco per i più piccoli presenti in ogni megastore del gruppo: "I bambini lasciateli tra le palle a noi", con l'allusione ai cestoni pieni di sfere colorate. A seguire, le campagne censurate di prodotti di bellezza, farmaceutici o parafarmaceutici (tra cui quelle di pillole o affini che promettono un rinvigorimento delle prestazioni sessuali a ogni età) fino ad arrivare a quelle irriverenti nei confronti della Chiesa di Oliviero Toscani.
La mostra, al cui interno sono presenti oltre 50 tra manifesti e spot televisivi bloccati, è aperta dal lunedì al sabato dalle 10 alle 22 e chiuderà il 31 marzo.
(Nella foto: la campagna di Oliviero Toscani per Benetton)
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