Accordo raggiunto a Repubblica tra direzione, Cdr, Azienda. Al quinto giorno di sciopero le parti hanno trovato un'intesa che si svilupperà nei prossimi giorni attraverso una trattativa sui temi sollevati dai giornalisti.
Ecco il commento del Comitato di redazione: "Abbiamo segnato una svolta fondamentale nelle relazioni sindacali all'interno di Repubblica. Ed è una svolta che, per le sue caratteristiche, avrà riflessi straordinari anche sulla vertenza per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro".
"Dopo giorni difficilissimi, la compattezza della redazione che ha sostenuto i sette giorni di sciopero, ha consentito di raggiungere un risultato che non ha precedenti nelle trattative sindacali. Per la prima volta, si apre un tavolo negoziale a tre, in cui il Direttore ha assunto un ruolo di primo piano non come mediatore, ma come giornalista e come protagonista della trattativa. Un negoziato senza alcuna pregiudiziale, senza alcun "veto", sempre con la presenza attiva del Direttore (garante della trasparenza del metodo di confronto) e che prevede, in ogni sua fase (la prima inizierà giovedì prossimo) anche la parte economica e di benefici per la redazione, in una scaletta di priorità già fissata e calendarizzata. Inoltre, il negoziato - per accordo tra le parti - avrà tempi ravvicinatissimi. La trattativa potrà anche avere momenti futuri di contrasto duro, ma non dovrà mai uscire - secondo il protocollo d'intesa - dal principio generale che è tutto negoziabile e che si baserà sul reciproco rispetto".
"Ora si apre una nuova fase: quella dei risultati concreti. Ognuno dovrà fare la sua parte secondo la sua responsabilità e il suo ruolo. L'impegno sottoscritto è quello della massima correttezza reciproca". "L'azienda si è impegnata a confermare la prassi delle sostituzioni per lunga malattia, ritirando la precedente decisione contraria".
Ecco il testo del Protocollo d'intesa:
Accogliendo l'invito del Direttore di Repubblica, preoccupato per il punto di difficoltà delle relazioni sindacali, il Comitato di Redazione e l'Azienda si impegnano ad entrare in una nuova stagione che ridefinisca positivamente i loro rapporti, a beneficio di tutti.
A tal fine, Azienda e Comitato di Redazione si impegnano ad un mutuo riconoscimento, nell'autonomia reciproca e negli ambiti, nei ruoli e nelle competenze proprie.
In particolare, l'Azienda riconosce formalmente il ruolo ed il peso dei giornalisti di Repubblica nello sviluppo del giornale e nella crescita di autorevolezza del marchio "Repubblica", e dà atto dell'impegno e dei risultati giornalistici e di qualità raggiunti in questi anni.
Il Comitato di Redazione riconosce che una sana e corretta gestione amministrativa, come quella condotta dall'Azienda, è elemento di forza e di sicurezza oltre che garanzia nell'esercizio quotidiano del lavoro giornalistico e dà atto agli azionisti di aver sempre garantito la libertà del giornale e dei suoi redattori, un'indipendenza che fa parte della storia di Repubblica.
Da qui può nascere un quadro di relazioni nuovo, improntato ad uno spirito di reciproco rispetto che nulla tolga all'autonoma definizione delle diverse posizioni e alla difesa dei legittimi interessi che Azienda e Comitato di Redazione rappresentano.
Questo non eliminerà i contrasti e nemmeno il conflitto. Ma potrà incanalarli dentro uno schema condiviso di relazioni con la possibilità di affrontare preventivamente e nel confronto anche i passaggi più difficili.
Si tratta di una forte novità nel metodo, che potrà produrre risultati di sostanza. Ed infatti Comitato di Redazione e Azienda aprono subito - in questo nuovo quadro di rapporti - un tavolo di confronto negoziale, al quale per la prima volta prenderà parte anche il Direttore.
Nel nuovo schema di relazioni non entrano né le piattaforme, né i rifiuti del recente passato. Ma entrano - in una nuova dinamica di confronto - tutti i problemi che sono stati affrontati, senza alcuna esclusione pregiudiziale; oltre a tutti gli altri temi che fanno capo al Direttore e all'organizzazione del lavoro, con l'esclusione dei contenuti giornalistici, non disponibili né per l'Azienda, né per il Comitato di Redazione.
Si parte con una ricognizione comune - a tre - di tutti i problemi, per arrivare ad una gerarchia di urgenza e di importanza nell'affrontarli. Su questo si avvierà il confronto a tre con l'obiettivo comune di concludere il negoziato in tempi ravvicinati, e con la disponibilità di ognuna delle tre parti a mettere in gioco porzioni della loro potestà in cambio di risultati concreti e di una soluzione generale dei principali nodi del giornale.
Il Direttore si dichiara disponibile a ridiscutere tutta la tematica dell'organizzazione del lavoro. Il Comitato di Redazione si dichiara pronto ad affrontare i temi della mobilità interna, della produttività e della flessibilità del lavoro. L'Azienda si dichiara consapevole che alcuni di questi nodi, una volta risolti, avranno una necessaria ricaduta economica.
Questo nuovo schema di confronto rappresenta una svolta importante per il nostro giornale che non va dispersa, proprio perché può diventare la base per un nuovo sistema di relazioni interne.
Cdr Direzione Azienda
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