venerdì 11 agosto 2006

Avaria in volo e terrorismo Palese, torna la paura di volare


da REPUBBLICA BARI - pag. IV

Un guasto a un motore costringe un Boeing Air One a scendere a Pescara
Tre ore di ritardo e supercontrolli per Londra
Atterraggio d´emergenza per il Bari-Milano

di DANIELE SEMERARO


Atterraggio di emergenza nel tardo pomeriggio di ieri per il volo Air One Bari-Milano. Il velivolo, un Boeing 737 con 66 passeggeri e 6 membri dell´equipaggio, era partito alle 18 dall´aeroporto di Palese quando, a causa di un´avaria alla pompa del carburante, uno dei motori è andato fuori uso. Alle 18.30, così, il pilota è stato costretto a un atterraggio di emergenza all´aeroporto di Pescara, dove l´aereo è atterrato senza problemi. È stato l´ultimo episodio di una lunga giornata, iniziata ieri con l´allarme antiterrorismo scattato a Londra, che ha portato alla paralisi del traffico aereo europeo. A Bari l´emergenza si è ripercossa sugli unici due voli previsti da e per Londra della British Airways, che hanno accumulato circa tre ore di ritardo.

Tutti i passeggeri hanno dovuto subire lunghe attese e controlli minuziosi ai varchi dei metal detector. Misure straordinarie, invece, per chi faceva scalo a Londra ed era diretto verso altre destinazioni: per loro sono state effettuate perquisizioni e vietati i bagagli a mano, comprese le borsette da donna. In stiva, poi, lettori mp3, macchine fotografiche, telecamere e qualsiasi tipo di liquido, compresi i medicinali; vietato anche portare a bordo i cellulari. «Sono preoccupata, non capisco tutti questi controlli - spiega Anne, una ragazza inglese in partenza, che insieme ad alcuni amici ha trascorso un periodo di vacanza sul Gargano -. Non sapevo dell´emergenza, speriamo vada tutto bene». La British Airways ha confermato, comunque, che per il volo per Londra si sono presentati quasi tutti i 128 passeggeri: più che preoccupati, erano seccati per la lunghissima attesa.

In ritardo anche il volo in arrivo da Londra. Man mano che passavano le ore, a terra l´ansia di chi aspettava amici e parenti era facilmente percepibile, e in molti, stanchi di guardare i monitor, si sono trasferiti su una terrazza esterna dell´aeroporto, scrutando il cielo e cercando di scorgere l´aereo in arrivo. Poi l´atterraggio e finalmente la tranquillità.

«È stato un lungo viaggio», commenta la signora Mimma di Bari, la prima a uscire dall´area degli arrivi, letteralmente assalita dai giornalisti presenti. «Avevamo saputo già da stamattina che c´erano stati dei problemi, e l´aeroporto era pieno di polizia. Ci hanno perquisito attentamente e ci hanno dato una bustina di plastica per depositare gli oggetti strettamente necessari al volo. Tutto il resto è stato imbarcato nella stiva». Per Vincent, originario di Taranto, si è trattato di una situazione «assurda e un po´ esagerata: non ci hanno fatto portare a bordo nemmeno le sigarette», ha raccontato. Fuori dal coro invece Domenico, secondo cui i controlli erano necessari: «Abbiamo saputo questa mattina la notizia alla Bbc. L´apprensione c´era, come sempre, ma i controlli sono stati ottimi».

Verifiche approfondite che, in realtà, erano iniziate già ieri sera: «Sono partito ieri da Londra per Forlì - racconta Michele di Trani - e le misure di sicurezza erano davvero imponenti: abbiamo dovuto subire perquisizioni corporali e addirittura a un mio amico è stata smontata la videocamera. Non potevamo immaginare, però, che da lì a poco il traffico aereo in tutta Europa sarebbe andato in tilt».

Il porto di Bari si prepara a gestire l´invasione che, da domani alle 14, vedrà mobilitati forze dell´ordine, addetti ai terminal e volontari che assisteranno gli oltre 34mila passeggeri (questi i numeri che ha fornito, ieri sera, la società Bari Porto Mediterraneo) che tenteranno d´imbarcarsi alla volta di Albania e Montenegro. Cifre che continuano a salire, con un incremento del 10 per cento ogni giorno.

Intanto manca ormai solo il nulla osta della guardia di finanza e da domenica dovrebbe aprire il varco «Capitaneria», che permetterà ai croceristi di raggiungere velocemente il terminal. Si tratta, ha spiegato Manlio Guadagnuolo, commissario aggiunto dell´Autorità portuale e amministratore delegato della Bari porto mediterraneo, di «un´apertura del porto verso la città e i croceristi».

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