venerdì 27 gennaio 2006

I giovani e la Shoah: "La vostra voce contro l'odio"





In tutta Italia si celebra la Giornata della Memoria, tra mostre, dibattiti, proiezioni di film, incontri con i deportati. Gli studenti in prima linea

I giovani e la memoria
Ciampi: "Voi i nuovi testimoni"


di DANIELE SEMERARO

ROMA - Tutta l'Italia si ferma oggi, anche se solo idealmente, per ricordare lo sterminio nazi-fascista durante la Seconda Guerra Mondiale. Un appuntamento, quello del 27 gennaio, che da diversi anni ormai coinvolge centinaia di migliaia di ragazzi, sparsi nel nostro Paese, con iniziative, proiezioni di film, mostre, dibattiti sulla Shoah, incontri con i deportati. Per non dimenticare ma, soprattutto, per evitare che gli orribili eventi dell'Olocausto si ripetano anche negli anni a venire.

"In questi sessanta anni - ha detto il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, celebrando al Quirinale la Giornata della Memoria, insieme al sindaco di Roma Walter Veltroni - nel cammino di rafforzamento dei principi democratici, l'Italia ha mantenuto viva la dolorosa e sconvolgente mermoria della Shoah quale monito per tutti a difendere con immutato vigore l'uguaglianza, le libertà individuali e civili, la solidarietà, la partecipazione". Agli studenti che avevano visitato il campo di sterminio di Auschwitz, accompagnati dagli ex deportati sopravvissuti (su Scuola&Giovani di Repubblica.it avevano anche tenuto un diario con le loro impressioni) il presidente Ciampi ha rivolto un ringraziamento particolare: i giovani, infatti, sono nuovi testimoni attivi, in grado di trasmettere alle generazioni che verranno il ricordo di quell'orrore affinché non si ripeta. Ciampi ha poi citato Primo Levi (il dovere di ripercorrere la via della memoria) e ha aggiunto: "È molto bello che gli studenti delle scuole superiori trasmettano la loro testimonianza agli studenti più giovani. La memoria è il filo conduttore che lega le generazioni tracciando un percorso nella coscienza collettiva, che insegna il ripudio dell'indifferenza e di ogni forma di estremismo per costruire una società basata sul rispetto della dignità umana".

Il ricordo di Roma. La Capitale è la città italiana in cui si concentra la maggior parte delle iniziative. Protagonisti, in tutti quartieri, i ragazzi delle scuole e delle università. "Dobbiamo formare nuovi testimoni e favorire un vero e proprio passaggio delle consegne da una generazione all'altra": così il sindaco Walter Veltroni racconta il "progetto della memoria", che da 5 anni il Comune sta portando avanti nelle scuole per non far dimenticare ai giovani lo sterminio degli ebrei, affinché proprio i ragazzi siano immuni dall'intolleranza e dall'indifferenza. Dopo la presentazione del master universitario, a Roma Tre, sulla didattica della Shoah, oggi gli studenti delle 51 scuole superiori che aderiscono al progetto "Noi ricordiamo" si stanno radunando all'Auditorium per assistere alla proiezione del film "Volevo solo vivere" di Mimmo Calopresti. Prima dell'inizio della proiezione, inoltre, è stata presentata la pubblicazione "I nuovi testimoni. Gli studenti romani raccontano Auschwitz".

Trieste. Molti studenti delle scuole triestine si riuniranno, questa mattina, alla Risiera di San Sabba, unico campo di concentramento in Italia. "Nel giorno sacro alla memoria della Shoah qui sostiamo, reverenti e commossi, sgomenti dinnanzi all'inumana assurda violenza che ha voluto calpestare il diritto di un popolo alla vita, alla sua identità culturale e religiosa, alla sua presenza nella storia", questo il messaggio del vescovo di Trieste, mons. Eugenio Ravignani.

Milano. Alla Stazione Centrale di Milano è in programma la mostra itinerante "Viaggio nella memoria: Binario 21", che attraverso documenti multimediali, video e cartacei ricostruisce il viaggio del convoglio partito da un binario sotterraneo della stazione milanese (a due passi dal Grattacielo Pirelli) il 30 gennaio 1944 e arrivato ad Auchwitz deportando 605 persone. All'Università Cattolica del Sacro Cuore, poi, il 31 gennaio si svolgerà il seminario "Memoria e Shoah: la parola tra propaganda ed educazione".

Firenze. Quattrocento ragazzi delle scuole elementari e medie hanno assistito, ieri, a Palazzo Vecchio alla proiezione del film "Au revoir les enfants", di Louis Malle. Un'iniziativa organizzata dall'assessorato alla pubblica istruzione del Comune per ricordare la tragedia della Shoah. Alla proiezione ha assitito anche il rabbino capo della comunità ebraica fiorentina, Joseph Levi. Oggi circa cinquemila studenti, provenienti da tutte le province della regione, stanno affollando il Mandela Forum di Firenze e per partecipare a "Se non ora, quando?", una manifestazione con filmati e musiche per la pace che si concluderà con un concerto di Antonella Ruggero, che porterà in scena i suoi "Lieder ebraici".

Bologna. Al Muiseo Ebraico la mostra "La persecuzione degli ebrei in Italia 1938-1945", che documenta la storia dell'odio antisemita in Italia, dalla campagna stampa del 1938 alla deportazione ad Auschwitz.

Matera. Per tutta la giornata sono in programma proiezioni di un documentario e di un film per non dimenticare l'Olocausto. Verrà proiettato il film "Train de vie" del regista romeno Radu Mihaileanu e il documentario "Viaggio nella memoria".

Bari. Ad Alberobello, in provincia di Bari, un campo di deportazione ebraica fu la "Casa Rossa", una scuola agraria che dal 28 giugno 1940 al 6 settembre 1943 fu utilizzata per imprigionare in tutto duecento ebrei di varie nazionalità. Oggi, in un incontro in Municipio, per la prima volta un'ex internata della Casa, la slava Maria Zlata Zivaric racconta la sua esperienza.

(27 gennaio 2006)

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